Il fiocchetto di Arianna

Nutrizione specializzata per i Disturbi del Comportamento Alimentare

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)


Dopo tirocinio, tesi e Master, sono ufficialmente una Biologa Nutrizionista specializzata in Disturbi dell'Alimentazione e della Nutrizione.

In questa sezione del mio sito, ho deciso di non inserire tutto il preambolo che spiega cosa siano i DCA ma di andare subito dritta al punto:
Da un po' di tempo il tuo rapporto con il cibo è cambiato e pensi di soffrire di un disturbo alimentare?
Qui sotto sono descritti alcuni pensieri e/o comportamenti che vengono messi in pratica da persone che soffrono di disturbi alimentari.

Provi disagio a mangiare in compagnia?

Hai paura di essere giudicato, osservato, hai paura dei commenti, degli sguardi delle altre persone.

Dopo aver mangiato ti senti in dovere di compensare ad esempio con attività fisica?

Quando mangi provi subito un senso di colpa e fai qualcosa per compensare: vai a correre, in palestra, provi a dare di stomaco, insomma a compensare in qualche maniera quel che hai mangiato.

Se alla sera sai di dover mangiare fuori, durante la giornata mangi molto meno?

I tuoi amici ti invitano a mangiare fuori, ad esempio in pizzeria, lì sai che non ci sono altri alimenti oltre alla pizza e questa ti spaventa molto, non sai che fare, entri in crisi, rinunci ad uscire con i tuoi amici oppure non mangi nulla per "prepararti" alla cena.

Il tuo corpo non ti piace pensi di non essere adeguata/o?

Ti guardi allo specchio più volte al giorno concentrandoti su determinate parti del corpo, ti pesi più volte al giorno, controlli in continuazione le tue forme questo ti provoca una forte ansia.

Ti privi dei tuoi cibi preferiti e quando ti concedi di mangiarli perdi il controllo?

Ami la Nutella ma sai che fa ingrassare quindi non la compri e la eviti ma ogni volta che la vedi al supermercato hai una forte voglia di prenderla ma ti trattieni svariate volte. Un giorno la acquisti e la finisci subito tutta insieme.

Eviti completamente alcuni cibi, non perchè non ti piacciono ma perchè ti fanno paura?

Inoltre utilizzi applicazioni per contare le calorie, osservi le etichette in maniera ossessiva, fai attenzione alle grammature, ti informi su internet riguardo i valori nutrizionali.

Se hai frequentemente questi comportamenti, CHIEDI AIUTO

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Grazie a questa start-up il percorso di cura per pazienti con disturbo del comportamento alimentare è accessibile a tutti, con lo sviluppo di un'unica piattaforma virtuale, che dà modo ai pazienti di accedere ad un percorso di cura con tutti i professionisti esperti del settore, soprattutto per tutte quelle persone che non riescono ad arrivare al percorso di cura statale perchè, purtroppo, non ci sono ancora abbastanza posti negli ospedali o negli ambulatori per accogliere tutti. Con DiCiAlice hai la possibilità di avere:
 

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CERTIFICAZIONE 

Ho effettuato un MASTER di alta formazione dal titolo: "Le buone pratiche nel trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare: modelli organizzativi e paradigmi teorici" con attività svolte presso due tra i più importanti centri specializzati del centro Italia facenti parte della rete USL Umbria 1: il centro residenziale "Palazzo Francisci" e il centro semi-residenziale "Il Nido delle Rondini" di Todi. Inoltre ho svolto due mesi di formazione e tirocinio presso la struttura ambulatoriale di Umbertide e l'ospedale di Città di Castello.
Per i giovani d’oggi, talvolta anche molto piccoli, il cibo e il corpo si sono trasformati in un’ossessione. I Disturbi del Comportamento Alimentare costituiscono una vera e propria epidemia sociale. L’incidenza complessiva dei DCA risulta essere pari a circa 164 casi/100.000. Per ogni 100 ragazze in età adolescenziale, 10 soffrono di qualche disturbo collegato all’alimentazione (Gordon AR., Anoressia e Bulimia, 1990).
Questi disturbi sono gravi patologie che si stanno diffondendo a vista d’occhio e anche nella popolazione maschile a causa di un insieme di fattori: tra essi si evidenziano soprattutto quelli socio culturali del mondo occidentale, che propongono immagini stereotipate di corpi caratterizzati da magrezza estrema, senza alcun difetto, modellati dall’iper controllo, provocando una forte sensazione di inadeguadezza e continua ricerca della perfezione. Tutto questo porta il giovane, sia dal punto di vista psicologico che sociale, all’ isolamento e a trascurare la sensibilità, l’affettività e il rapporto con l’altro.
Nell’ultimo decennio è aumentata la necessità di sviluppare programmi che possano prevenire l’insorgenza di questo disturbo; obiettivo complesso a causa della forte presenza di fattori di rischio e di diffusione (in particolare di stili di vita e modelli culturali), molto difficili da contrastare.
L’eziologia di questi disturbi si può paragonare ad un iceberg, la cui la parte visibile è una piccola frazione che rappresenta il rapporto tra il paziente ed il cibo, il peso e il senso estetico. La parte sommersa, di gran lunga più cospicua, rappresenta invece la componente legata alla psiche, afflitta da problemi emotivi non ancora elaborati come rabbia, paura, traumi e inadeguatezza.
L’adolescenza è una fase di crescita molto delicata poiché oltre ai forti cambiamenti fisici e la difficile accettazione di un corpo “nuovo” che ne consegue, ogni ragazzo o ragazza deve anche affrontare tutti i cambiamenti psichici: inizia, in questa fase, la definizione dell’identità attraverso un percorso di allontanamento dal legame con le figure genitoriali, di ricerca della propria autonomia ed il rapporto con i coetanei. La famiglia è il nucleo primario dove un bambino nasce, cresce, sviluppa il suo sé ed è dunque un elemento fondamentale di cura in presenza di una patologia DCA.
La riabilitazione nutrizionale affronta i comportamenti e le azioni che esprimono e mantengono il disturbo alimentare e i pensieri disfunzionali sul cibo, peso e corpo che sono alla base dei comportamenti stessi.
Testo tratto dal mio lavoro di tesi di laurea magistrale, luglio 2020.